MORCIANO DI LEUCA

Morciano di Leuca è un comune  di circa 3000 abitantisituato nell’estrema parte meridionale del Salento e comprende le frazioni di Barbarano del Capo e Torre Vado. Fa parte dell’Unione dei comuni Terra di Leuca e dal 2016 dell’associazione Borghi Autentici d’Italia.

Il nome potrebbe derivare dal termine latino murex in riferimento al tipo di terreno sul quale sorge oppure dal nome latino di Murcius o  al fatto che in passato fosse un luogo per il deposito della merce.

Numerosi sono i frantoi ipogei sparsi su tutto il territorio di Morciano di Leuca. Nel solo centro storico se ne contano diciotto e testimoniano la rilevante economia olearia di cui il paese viveva in passato.

Alcuni di essi possono essere datati al IX secolo e molti furono ricavati mediante la semplice rottura dei granai di epoca messapica. Gran parte dei granai sono stati così distrutti ma alcuni sono ancora intatti e conservano la lastra originaria di chiusura.

Storia

Morciano ha origini preistoriche e la nascita del primo insediamento risale al IX secolo ad opera dei profughi della vicina città di Vereto distrutta dai Saraceni. Aggregato al comune di Patù, ottenne l’autonomia amministrativa nel 1838. Nel 1894 guadagna la frazione di Barbarano del Capo amministrata fino a quel momento dal comune di Salve.

Chiesa madre di San Giovanni Elemosiniere

La Chiesa madre, dedicata a San Giovanni Elemosiniere, risale al XVI secolo e fu edificata su una preesistente struttura Medioevale. L’esterno presenta uno stile romanico con aggiunte barocche riscontrabili principalmente nel portale d’ingresso, ultimato nel 1576, e nel campanile.

chiesa madre

L’interno è a tre navate divise da pilastri; gli ultimi due sorreggono l’arco trionfale che separa l’area presbiterale dalla navata centrale. Le navate laterali ospitano pregevoli altari barocchi in pietra leccese sormontati da tele seicentesche e da statue.

aggiunta barocche portone d’ ingresso

Interessante, dal punto di vista artistico, è il catino absidale nel quale i recenti restauri hanno riportato alla luce le originarie decorazioni cinquecentesche e gli affreschi raffiguranti la Vergine col Bambino e San Michele Arcangelo.


Nell’area adiacente la chiesa sono state individuate numerose tombe, risalenti al XIII – XIV secolo, appartenenti molto probabilmente ad un’ antica necropoli.

Chiesa del Carmine

In piazza san Giovanni troviamo la Chiesa del Carmine edificata intorno al 1486, conosciuta anche come chiesa del Rosario per essere la sede dell’omonima Confraternita.

Voluta dal feudatario Ruggero Sambiasi, nel 1507 venne affiancata dal convento dei Carmelitani poi abbattuto nel 1967. La chiesa subì un intervento di restauro nel 1597.
Presenta un prospetto barocco diviso in due ordini da una cornice e terminante con un frontone curvilineo.

CHIESA DEL CARMINE E COLONNA DI SAN GIOVANNI

La colonna di san Giovanni  presente sulla piazza che ospita la chiesa subì un’ opera di restauro nel 1953.

Castello Castromediano – Valentini

A una decina di metri da piazza san giovanni troviamo il castello Castromediano-Valentini voluto da Gualtieri VI di Brienne nella prima metà del XIV secolo per scongiurare le mire espansionistiche di Francesco della Ratta, che per matrimonio si era imparentato ai Conti Aunay di Alessano.

castello


Il castello presenta una pianta quadrangolare ai cui spigoli erano disposti quattro torrioni dei quali ne resta visibile solo uno in quanto due sono inglobati nelle murature esterne realizzate nel Cinquecento e il terzo fu abbattuto per far posto alla costruzione del Convento dei Carmelitani.

castello

La torre è di forma cilindrica suddivisa in tre piani. L’attuale denominazione si deve alle ultime famiglie che lo hanno abitato.

CHIESA SANTA LUCIA


Sulla strada Morciano-Barbarano, nel luogo chiamato”le russe”, si trova la cappella di santa Lucia risalente al 1711 e quasi completamente ristrutturata nel 1987, per cui non presenta nessun valore storico.

E’ frequentata da molti fedeli, perché la Santa è protettrice degli occhi e ogni anno il tredici dicembre in suo onore si fa una grande festa e una fiera, che accoglie tutti i paesi vicini.

chiesa santa lucia


Esternamente la Cappella presenta un moderno portale, pieno di decorazioni scolpite su pannelli.

Internamente, al centro, c’è un altare basilicale, di pietra di carparo, con l’immagine della Santa in mosaico, che sovrasta l’altare. Sul lato sinistro c’è una nicchia contenente il prezioso simulacro della Santa.

Cappella Santa Maria di Costantinopoli

Oggi è chiamata Cappella di S.Donato e sorge al punto di incontro di due strade: via Castromediano e via Roma, prima chiamata via Costantinopoli ed è del XVII secolo.

cappella san donato

La Cappella è sempre chiusa, si apre a settembre per la celebrazione in onore del Santo. Il cancello esterno in ferro, permette di guardarla all’interno. L’altare è privilegiato con fregi architettonici e c’è un dipinto un po’ sbiadito sulla parete che rappresenta Santa Maria.

interno della cappella di san donato

Le mura sono vecchie e disadorne.In una nicchia c’è una piccola statua di S.Donato, proveniente da una vecchia cappella distrutta. Ultimamente indagini geologiche hanno scoperto una stele molto antica raffigurante la Madonna di Costantinopoli, risalente al ”500”, coperta prima da un’immagine di S. Maria.